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dallo statuto della Curia Diocesana

Settore Liturgia e Santificazione
Art. 69 – Settore Liturgia e Santificazione
§1. Il Settore, presieduto dal Vicario episcopale per la Pastorale, si occupa della pastorale
liturgica, dirige, stimola e anima la vita liturgica della Diocesi.
§2. Il Settore comprende i seguenti uffici:
Ufficio Liturgico e Pietà popolare;
Ufficio per le Cause dei Santi.
Art. 70 – Ufficio Liturgico e Pietà popolare
§1. Esso ha i seguenti compiti:
a) promuovere la conoscenza dei documenti del Magistero in materia liturgica;
b) animare la formazione liturgica delle comunità, coordinando le iniziative riguardanti
la valorizzazione della preghiera liturgica e, in particolare, la formazione dei fedeli allo
spirito della liturgia, nel quadro della Scuola Diocesana per gli Operatori Pastorali (cfr.
Costituzioni, 294);
c) essere laboratorio liturgico per sussidi e pubblicazioni che siano di aiuto alle
parrocchie;
d) curare l’osservanza delle norme liturgiche ed educare a una corretta “creatività”
nella fedeltà allo spirito della liturgia;
e) garantire la conformità delle edizioni liturgiche ai testi approvati;
f) curare, in rapporto con l’Ufficio per i Beni Culturali, l’adempimento delle
prescrizioni riguardanti i luoghi, le suppellettili, gli arredi sacri, la custodia delle reliquie,
la costruzione di nuovi organi, la conservazione e il ripristino degli organi di valore storico
e artistico;
§2. Il Direttore fa parte di diritto della Commissione U.BB.CC.EE. per la custodia e
ristrutturazione dei Beni Culturali e per la progettazione di nuove chiese.
Il Direttore è anche cerimoniere dell’Arcivescovo. Nelle varie celebrazioni presiedute
dall’Arcivescovo si avvale della collaborazione di vice-cerimonieri nominati dall’Arcivescovo.
§3. L’Ufficio Liturgico si compone dei seguenti servizi: Servizio per la Pietà popolare; Servizio
per la Musica Sacra.
Art. 71 – Servizio per la Pietà popolare
Curerà, sotto la guida di un Responsabile nominato dall’Arcivescovo, le espressioni di pietà
popolare in modo che risultino edificanti per la vita dei fedeli e aperte alla testimonianza della
carità. Ha il compito di:
a) armonizzare, orientare e animare la pietà popolare della Diocesi in riferimento
all’autentico spirito liturgico (cfr. Costituzioni, 281);
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b) promuovere la formazione degli operatori della pietà popolare (Comitati Feste Patronali,
Confraternite) in coordinamento con la Scuola di Formazione per gli Operatori Pastorali
(cfr. Costituzioni, 283);
c) animare la vita liturgica dei santuari diocesani secondo quanto stabilito nello statuto
proprio dei santuari e del Direttorio per la liturgia e la pietà popolare.
Art. 72 – Servizio per la Musica Sacra
Il Servizio per la Musica Sacra, guidato da un Responsabile nominato dall’Arcivescovo,
promuoverà il canto e la musica liturgica valorizzando il patrimonio esistente e intensificando la
ricerca e la creatività musicale nello spirito liturgico conciliare (cfr. Costituzioni, 289).
Ha il compito di:
a) offrire criteri e contenuti intesi a formare e aggiornare i repertori dei canti liturgici per il
popolo e per le “scholae”;
b) incrementare e indirizzare le composizioni di nuove musiche soprattutto in relazione ai
testi liturgici diocesani;
c) mantenere rapporti con i responsabili della musica (organisti, strumentisti, direttori) e del
canto (“scholae”, animatori liturgico-musicali, ecc.);
d) orientare e vigilare sulla programmazione e sulla attuazione dei concerti nelle chiese
secondo quanto previsto nel Direttorio per la liturgia e la pietà popolare;
e) curare la promozione e la formazione permanente del Coro diocesano (cfr. Costituzioni,
297)