Carissimi,
con la prima domenica di Avvento diamo inizio ad un nuovo anno liturgico; grazie ad esso l’uomo credente può fare del proprio tempo, quindi della propria vita, il luogo e lo spazio dell’incontro e della relazione con Dio. Nei ritmi e nelle vicende del tempo la liturgia rende presente il mistero di Cristo, la sua Pasqua, e ci apre alla possibilità di partecipare all’oggi della salvezza. L’Avvento è tempo di attesa, di conversione, di speranza: – attesa-memoria che ci fa celebrare il grande mistero della prima, umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale; attesa-supplica dell’ultima, gloriosa venuta di Cristo, Signore della storia e Giudice universale, che colmerà l’attesa della Chiesa; – conversione, alla quale spesso la liturgia di questo tempo ci invita con la voce dei profeti e soprattutto di Giovanni Battista: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 3, 2); – speranza gioiosa che si rinnova sempre proclamando la Sua risurrezione, nell’attesa della Sua venuta. La liturgia dell’Avvento non è una semplice premessa al Tempo di Natale. Nei brani biblici, Dio per bocca dei profeti e dei precursori del Cristo mostra di cercare gli uomini perché facciano esperienza della sua misericordia. I testi eucologici danno voce così a una Chiesa che si scopre desiderata attivamente dal suo Sposo. Non ci pare inutile l’invito a rileggere le sobrie e concrete osservazioni del Direttorio su pietà popolare e liturgia in merito al senso e ai gesti di questo tempo liturgico.
La pietà popolare è sensibile al tempo di Avvento e nel popolo cristiano è saldamente radicata la coscienza della lunga attesa e la speranza di Israele che precedette venuta del Messia (Cfr. “Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia”, n. 96-97). Il ciclo delle celebrazioni del mistero di Cristo ci aiuta a contemplare il volto del Signore, invitandoci a lasciarci continuamente evangelizzare da Lui e a nostra volta evangelizzare. L’icona biblica che l’Arcivescovo ci ha consegnato e che sta accompagnando il nostro anno pastorale, è quella dell’invio missionario dei settantadue (Lc 10,1-4) e ci aiuterà a mettere a fuoco
l’identità missionaria di ogni cristiano e di tutta la Chiesa con lo stile della prossimità. Partendo da questa priorità il sussidio propone alcune celebrazioni tipiche di questo tempo liturgico con la tematica della missionarietà: la novena dell’Immacolata, la novena di Natale e il rinnovo delle promesse matrimoniali. Inoltre, l’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI offre uno strumento agile che può aiutare le nostre comunità ad affinare la qualità celebrativa di questo tempo liturgico. I diversi contenuti possono essere scaricati al seguente link: Sussidio Avvento-Natale 2025.
Ringrazio coloro che hanno collaborato ai diversi contributi: la Congregazione delle Suore Piccole Operaie del Sacro Cuore – Trani; don Francesco La Notte con la comunità parrocchiale di San Giuseppe – Trani; i coniugi Maria Terlizzi e Angelo Maffione membri dell’équipe diocesana dell’Ufficio Famiglia e Vita.
Buon cammino a tutti!
Trani, 23 Novembre 2025




