Il rapimento del Bambinello: un mistero nel cuore di Roma I l libro Ribellarsi alla notte di Mimmo Muolo, Paoline, Milano 2024, è il racconto di un evento che riesce a sconvolgere la tranquillità di un quartiere di Roma: Don Eugenio, parroco di una chiesa locale, un giorno si risveglia e, con incredulità, scopre che la statuetta di Gesù Bambino, posta nel presepe allestito nella piazza, era stata rubata. Un furto che, agli occhi di molti, poteva sembrare insignificante, ma che per lui rappresentava una vera e propria tragedia. Il furto diventò presto un caso di rilevanza nazionale, con i principali telegiornali e le radio locali che ne parlavano incessantemente. Don Eugenio chiese l’intervento della polizia ma il commissario Mariotti, un po’ scettico, non comprese la gravità dell’accaduto e passò il caso poco importante all’agente Rocco Gargiulo, che a suo dire era un poliziotto poco prodigioso forse a causa della sua balbuzie. Gargiulo cominciò le ricerche della statuetta, e aprendo diverse piste investigative vide che nessuna sembrava convincente. Inaspettatamente, un giovane testimone, Antonio, un ragazzo di dodici anni, dalla finestra del suo appartamento, cominciò ad osservare gli avvenimenti e fu in grado di captare alcuni utili dettagli grazie alla sua abilità nel leggere il labiale. Mentre il caso si svelava lentamente, don Eugenio, afflitto dal dolore e dalla frustrazione, rifletteva sulla sua vita. Il rapimento di Gesù Bambino lo costringe a confrontarsi con le sue paure e i suoi fallimenti. La routine che aveva creato per proteggersi dalla monotonia della sua esistenza era distrutta, e la sua missione diventava ora quella di scoprire chi avesse osato profanare la sacralità del presepe. Un caso che, come un domino, porterà alla luce verità più grandi e inaspettate, che travalicano il semplice furto di una statuetta. Il mistero che avvolge il rapimento del Bambinello si trasforma così in un’indagine che coinvolge non solo il commissariato e i testimoni, ma anche la comunità di Roma, scossa da un atto che sembrava sfidare la fede e il buon senso. Questo libro non parla solo di un furto materiale, ma va ben oltre: Muolo fa in modo che il mistero della statuetta diventi un mezzo per esplorare temi più vasti come il senso della fede, la paura di confrontarsi con la propria fragilità e la ricerca di un significato più profondo nella vita. Il rapimento di Gesù Bambino diventa quindi un atto che sfida le certezze e le convenzioni, sia sul piano personale che collettivo.
Carla Anna Penza