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dallo Statuto della Curia

Art. 22 – Archivi diocesani
§ 1. “Tutti i documenti che riguardano la Diocesi o le parrocchie devono essere custoditi con la
massima cura” (can. 486 § 1). Perciò norme specifiche emanate dall’Arcivescovo garantiranno
la buona tenuta, il coordinamento e l’accessibilità degli archivi diocesani.
§ 2. Secondo le indicazioni del Codice di Diritto Canonico gli archivi sono tre: l’archivio
corrente, affidato alla responsabilità del Cancelliere; l’archivio segreto sotto la sola
responsabilità dell’Arcivescovo; l’archivio storico, affidato alla responsabilità di un archivista.

Art. 25 – Archivio storico
§ 1. Questo Archivio, distinto dai precedenti, è posto sotto la responsabilità di un archivista che
custodisce “i documenti che hanno valore storico” (can. 491, § 2) e costituiscono testimonianze
indispensabili per la conoscenza e lo studio della storia della comunità religiosa e civile.
§ 2. Nelle città di Trani, Barletta, Bisceglie e Corato sono istituiti quattro diversi archivi storici
che, come enti culturali della Diocesi, devono essere guidati dal Direttore dell’Ufficio Beni
Culturali Diocesano secondo un regolamento approvato dall’Arcivescovo, per un proficuo
coordinamento della loro gestione generale (funzionamento, apertura ai ricercatori, richieste
finanziamenti, personale, ecc.).
§ 3. Ogni archivio storico è soggetto, oltre che alla normativa canonica (cfr. can. 491, §§ 2-3), a
quella concordataria e alle leggi regionali in materia (cfr. Legge 34/1985).

Art. 38 – L’Ente diocesano Sistema Biblioteche
L’Ente Diocesano Sistema Biblioteche è articolato nelle seguenti sezioni: Biblioteca Diocesana
Centrale “Arcivescovo Giovanni” in Trani, Biblioteca Diocesana “Pio IX” in Barletta, Biblioteca
Diocesana “S. Tommaso D’Aquino” in Bisceglie. L’Ente è dotato di uno specifico regolamento,
raccoglie il patrimonio bibliografico dell’Arcidiocesi e lo rende disponibile alla chiesa locale e
agli studiosi interessati. È affidata alla responsabilità di un Direttore, nominato
dall’Arcivescovo.