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GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA

GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA  

 

Il testo della lettera dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo ai dirigenti scolastici, studenti e famiglie in occasione de Santo Natale:

 

«In prossimità della Festività del Santo Natale, giunga a tutti voi il mio augurio in unione al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano, don Nicola Grosso e a coloro che collaborano con detto ufficio.

In questo Natale, ricorrono 800 anni da quando San Francesco realizzò il primo presepe a Greccio. Sull’esempio del frate di Assisi, anche noi, sentiamoci chiamati a vivere questo Natale lasciandoci illuminare dalla grotta di Betlemme. Il nostro cuore sia colmo di gratitudine e tenerezza nel contemplare un Dio che si fa piccolo per essere con l’umanità sempre, per far scaturire nel nostro intimo sentimenti di pace di cui oggi abbiamo quanto mai bisogno.

In questo Natale ricordiamoci e preghiamo, davanti al presepe, per la Terra Santa, martoriata dalla guerra, tanto bisognosa di pace, di riconciliazione e di serenità. Ricordiamoci di tutte quelle popolazioni che non festeggeranno il Natale, ma desiderano con tutto il cuore la Pace per loro, per le loro famiglie e per i loro paesi. Auguri di un sereno Natale e di un felice nuovo anno».

Foto Ansa/Sir

SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA 

SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA 

Il testo della lettera dell’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo  contenente il saluto augurale al mondo della scuola in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico 2023/2024

 

«Carissimi, dirigenti scolastici e docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, il nuovo anno scolastico 2023/24 riprende il cammino di formazione personale e culturale.

Permettetemi di indirizzare a tutti voi il mio saluto augurale per questo nuovo anno scolastico che, certamente sarà per tutte le realtà educative una sfida, un desiderio e un sogno. Per questo vorrei consegnarvi alcune parole di San Giuseppe Calasanzio che, a proposito della scuola, dice:

“La scuola è un mezzo formativo insostituibile non solo per preservare i fanciulli dal male, ma soprattutto per indirizzarli efficacemente al bene, qualunque sia la loro condizione familiare o sociale. L’assiduo contatto con l’insegnante può coincidere così profondamente sull’animo dei giovani da trasformare del tutto la loro vita”.

Queste parole del Santo, sono quanto mai veritiere, soprattutto in questo tempo in cui i nostri bambini e giovani hanno bisogno urgentemente di punti di riferimento che insegnino loro a vivere e vivere bene. L’ambiente scolastico sia sempre più palestra di vita umana, dove si impara il rispetto per il fratello, ad amare chi ci sta accanto; ci si alleni al servizio reciproco e ad amare il mondo come dono.

In questo bel lavoro educativo bisogna crederci, bisogna sognare; e per far questo, ci dice ancora san Giuseppe Calasanzio, “bisogna munirsi ti tanta carità, pazienza a tutto campo e umiltà profonda”, per far sì che l’educatore non sia considerato come un giudice dell’apprendimento o dell’intelligenza, ma un compagno di viaggio e una persona che ha a cuore la crescita degli alunni e la loro maturità intellettuale, culturale e umana.

Rivolgo il mio augurio anche a voi, cari genitori, chiamati ad accompagnare i vostri figli in questi mesi scolastici: collaborate con la scuola, siate in perfetta sintonia con il dirigente e i docenti, perché i vostri figli abbiano a crescere in sapienza, età e grazia davanti al mondo e a Dio.

Vi auguro, unitamente al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano don Nicola Grosso, un felice anno scolastico, pieno di serenità e di soddisfazione.

Mi dichiaro, come sempre, disponibile ad incontrarvi sul campo di lavoro per stabilire con voi un dialogo fraterno e sincero».

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

SALUTO_AUGURALE_AL_MONDO_DELLA_SCUOLA_Anno_2023-24

 

DALLA PARTE DELLA FORMAZIONE INTEGRALE

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2023/24 

DALLA PARTE DELLA FORMAZIONE INTEGRALE

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2023/24 

 

Cari studenti e cari genitori,   nei  prossimi  giorni,  procedendo  all’iscrizione  al  primo  anno  dei  diversi  ordini  e  gradi  di  scuola,  sarete chiamati a scegliere se avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC).

Si tratta  di  una  scelta  importante,  che  vi  permette  di  partecipare  alla  costruzione  del  percorso  educativo offerto dalla scuola. È infatti uno spazio   di libertà e di responsabilità quello che avete  davanti, un modo per sentire ancora più vostro il cammino di crescita umana e culturale che state  compiendo o accompagnando.  Questo è vero in particolare per i giovanissimi che iniziano la scuola secondaria di secondo grado,  ma  vale  anche  per  gli  altri  studenti  e  per  i  genitori,  tutti  protagonisti  nel  dare  forma  a  quella  “alleanza educativa” che è l’IRC in Italia.

Alla presenza e alla qualificazione di tale insegnamento,  infatti, partecipano lo Stato, nei suoi organismi centrali e territoriali, la Chiesa, le singole scuole,  con gli insegnanti e i dirigenti, le  famiglie e gli alunni  stessi, mediante  scelte  consapevoli da  cui  emerge  il  loro essere  “cittadini”  nella e  della  scuola.

Anche  per  questa  ragione  l’IRC  costituisce  un’esperienza  di  grande  rilievo  nel  panorama  formativo,  in  quanto  espressione  di  un  “patto  condiviso”  fra enti e persone diverse, un patto stretto per il bene dei  ragazzi e dei giovani e, di  conseguenza, della società intera. Un patto che non li vede solo destinatari ma coinvolti in prima  persona.

Scegliere è un verbo che esprime maturità e interesse. È un verbo essenziale per progredire nel  cammino della vita. Lo ha ricordato papa Francesco parlando agli studenti di una scuola, durante il  suo viaggio apostolico  nel  Bahrein:  “Non esiste  una vita  senza sfide  da affrontare. E  sempre,  di  fronte  a  una  sfida,  come  davanti  a  un  bivio,  bisogna  scegliere,  mettersi  in  gioco,  rischiare,  decidere. Ma questo richiede una buona strategia: non si può improvvisare, vivendo solo di istinto  o solo all’istante!”. Per imparare a scegliere – ha aggiunto il Papa – occorre “affinare lo sguardo  interiore, imparare a giudicare le situazioni, a cogliere l’essenziale” e “lavorare sul cuore”, così da  non  restare indifferenti  o mostrarsi insofferenti agli altri, ma  reagendo  “con  un  nuovo  sogno  di  fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”.

Siamo  certi  che  avvalersi  delle  opportunità  offerte  dall’Insegnamento  della  religione  cattolica  a  scuola aiuti a camminare nelle direzioni indicate da papa Francesco, anche grazie alla presenza di  quei professionisti qualificati e autentici educatori che sono gli insegnanti di IRC, a cui vogliamo  esprimere sincera gratitudine.

Con questi pensieri e sentimenti, dunque, vi rinnoviamo l’invito ad  avvalervi  dell’Insegnamento  della  religione  cattolica,  per  una  scuola  che  guarda  alla  crescita  integrale della persona e per una cultura generatrice di dialogo e di pace.

 

 

SCUOLA. L’ARCIVESCOVO INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO TATTOLI – DE GASPERI DI CORATO

CoratoLive.it     

 

SCUOLA. L’ARCIVESCOVO INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO TATTOLI – DE GASPERI DI CORATO

E’ il terzo istituto scolastico che Mons. Leonardo D’Ascenzo visita, dopo la Scuola Secondaria di primo Grado “Rocca-Bovio-Palumbo” in Trani e l’IC “Giovanni XXIII” di San Ferdinando di Puglia. L’evento è fissato per il 3 novembre 2022.

Mons. D’Ascenzo ha a cuore l’incontro con alunni e personale scolastico e diverse volte ha espresso questo desiderio. Una progettualità che si inserisce nel percorso sinodale che la Chiesa italiana e, quindi, l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, sta effettuando, che prevede l’incontro e l’ascolto dei diversi mondi operanti nel territorio.

SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA

SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA

Il messaggio dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo al mondo della scuola in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2022-2023

«Carissimi dirigenti scolastici, docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, il mese di settembre è segnato dalla ripresa delle attività in ogni ambito, dopo la pausa estiva caratterizzata dal riposo e dalla distensione. È bello, con il nuovo anno scolastico 2022-2023, riprendere a vivere la quotidianità fatta di impegno personale e comunitario, di incontri con l’altro e con il mondo.

In questo tempo di cammino sinodale, la Chiesa è particolarmente attenta a valorizzare uno dei sensi del nostro corpo per poter crescere nel migliore dei modi, illuminati dalla parola del Vangelo. Questo senso è l’udito. Tutti siamo chiamati ad ascoltare!  L’ascolto è un importante atteggiamento da riscoprire in una società spesso autoreferenziale, isolata e legata soltanto al bene personale. San Giacomo, nella sua lettera, invita i discepoli a non essere soltanto uditori, ma ascoltatori della Parola di Dio, di quella Parola che si fa vicina a noi attraverso la voce del creato e della creatura (Gc 1, 22-25). La voce del creato è il mondo, tutto ciò che ci circonda e ci parla di Dio: il sussurro del vento mattutino, il battere delle onde del mare, il silenzio della notte, la tranquillità della campagna, il cinguettio degli uccelli; tutto ciò che ci circonda è un dono prezioso che non possiamo sciupare. Metterci in ascolto del creato significa, per noi credenti, riconoscere che tutto ciò che abbiamo è dono del Padre ai suoi figli, non qualcosa per me e per me solo, ma per tutti; dono da rispettare ed amare. Dovremmo eliminare tutti quegli atteggiamenti egoistici che portano a rovinare e deturpare la bellezza del creato.

L’ascolto da riscoprire è anche quello nei confronti del fratello che ci sta accanto. Quanto è urgente questa attenzione per noi che spesso siamo preoccupati soprattutto di ascoltare i nostri bisogni, di soddisfare i nostri desideri, di assecondare i nostri capricci. Ascoltare l’altro ci porta a considerare che non siamo soli su questa terra, ma siamo fatti l’uno per l’altro e solo nella cura vicendevole possiamo crescere. L’ascolto ci fa crescere: fa crescere i ragazzi, perché chiamati ad apprendere sempre cose nuove; fa crescere gli adulti, perché, mai e poi mai possiamo dirci arrivati. Siamo sempre discepoli e noi credenti lo sappiamo bene: discepoli dell’unico Maestro e Pastore buono.

La Chiesa, in questi anni di preparazione alla celebrazione del Sinodo dei Vescovi, è consapevole di doversi mettere in ascolto, perché dalla voce dei piccoli, dei grandi, di tutta l’umanità, possa crescere sempre ed essere foriera di pace e di fraternità.

Come vescovo mi farebbe piacere ascoltare voi, studenti e docenti, in atteggiamento fraterno, per comprendere con voi come, in questo tempo, possiamo contribuire insieme ad una nuova creazione, ad una nuova primavera dello Spirito, per permettere a Cristo di fare nuove, con lui, tutte le cose (Ap 21,5).

Vi auguro, unitamente al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano don Nicola Grosso, un felice anno scolastico, pieno di serenità e di soddisfazione».

 

auguri inizio anno 2022-2023