A BARLETTA LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO
LASCIAMO SPAZIO A DIO DI DON SALVATORE MELLONE
Lunedì 22 settembre 2025, presso la parrocchia del SS. Crocifisso di Barletta, sarà presentata la nuova edizione del volume “Lasciamo spazio a Dio. Omelie tratte dalla liturgia di una vita eucaristica”, di don Salvatore Mellone, in occasione del decimo anniversario della sua morte, avvenuta il 29 giugno 2015, pubblicato da Editrice Rotas.
La serata avrà inizio alle ore 19 con la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo. Subito dopo, alle ore 20, sarà il momento della presentazione ufficiale del libro, che raccoglie le omelie di don Mellone come testimonianza viva di una fede radicata nell’Eucaristia e offerta come eredità spirituale alla Chiesa locale e non solo.
All’incontro interverranno lo stesso Arcivescovo mons. D’Ascenzo, don Pino Paolillo, parroco del SS. Crocifisso, il prof. Ruggiero Rutigliano, docente di Storia e Filosofia nei Licei, e l’Ins. Adele Mellone, vicepresidente dell’associazione “Buon Samaritano” ODV. I lavori saranno moderati dal diacono Riccardo Losappio, direttore dell’Ufficio diocesano Cultura e comunicazioni sociali.
Nel 2014, all’età di 37 anni, a Salvatore Melone fu diagnosticata una neoplasia all’esofago con una prognosi infausta, ed era al suo terzo anno di formazione verso il sacerdozio ministerilae presso il Pontificio Seminario di Molfetta.
Iniziava un doloroso calvario, ma sapeva che non l’avrebbe percorso da solo. Si sentiva portato sulle spalle da Cristo. Ed era così forte questa adesione che chiese di essere ordinato sacerdote per lo stato della malattia diventava ormai sempre più ingravescente. Così fu ordinato sacerdote il 16 aprile 2015.
Don Salvatore muore il 29 giugno, dopo 74 giorni di servizio ministeriale, lasciandoci come eredità spirituale quarantuno omelie da lui pronunziate quando le condizioni fisiche ancora lo permettevano. Rappresentano una grande occasione per meditare il “tesoro della parola di Dio che custodiva nel cuore come Maria, la madre del Signore Gesù e nostra”.