Ritiro nazionale Associazione Luisa Piccarreta -PFDV Omelia dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo – San Marino 29 giugno 2025

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Omelia Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo San Marino 29.06.25

“La speranza non delude”, “Pellegrini di speranza”:  sono alcuni punti di riferimento del cammino che tutti insieme, come chiesa, stiamo vivendo in questo Giubileo, in questo Anno Santo;  e le letture che abbiamo ascoltato ci  aiutano proprio a comprendere che tutto questo è proprio vero!  Dunque il nostro cuore deve essere sempre pieno di tanta fiducia in Dio e nel piano di Dio che sempre si realizza infallibilmente, perché è Dio che guida la storia. E non dobbiamo mai perdere questa certezza, anche nei momenti più difficili, momenti più complicati della nostra vita, dove le circostanze dovessero spingerci piuttosto verso la disperazione. Chi di noi non vive momenti di difficoltà, momenti di fallimento, di sofferenza, momenti in cui ci sembra di non capire più nulla! Ci sembra che tutto sia contro di noi. Un po’ come era successo a San Pietro! Ci fu una persecuzione da parte di Erode nei confronti dei cristiani e San Pietro era prigioniero, guardato a vista da soldati. Sembrava che tutto fosse finito, ma proprio mentre dormiva Pietro, senza fare particolari sforzi, fu liberato. Quello che lo teneva prigioniero fu rimosso dall’intervento di Dio. Interessante però l’annotazione dell’autore sacro: mentre Pietro era in carcere, tutta la comunità cristiana era radunata insieme nella preghiera! Nella preghiera!

Allora, ecco, da una parte chiediamo al Signore che confermi in noi questa convinzione che è sempre Lui a guidare la storia e la storia raggiungerà ogni cosa che è presente nel cuore di Dio, ogni cosa che appartiene alla sua volontà. E non c’è nessun impedimento che possa appunto fare in modo che questa volontà non si realizzi più.

Pietro e Paolo! Riconosciamo come le colonne della Chiesa, nel senso che Gesù per edificare la sua chiesa nel tempo, nella storia, ha voluto servirsi di Pietro e di Paolo.  E oggi si serve di tutti noi! Per edificare la Chiesa,  il suo corpo nella storia, nelle diverse situazioni! Vorrei sottolineare alcuni aspetti!

Intanto Pietro e Paolo sono, come sappiamo, come ben li riconosciamo attraverso quello che la scrittura ci racconta di loro  son due personaggi molto diversi tra di loro, son due colonne, ma non dobbiamo pensare a due colonne uguali come quando vediamo magari un bel monumento. Due colonne perfettamente identiche! No, queste sono due colonne perfettamente disuguali, l’una diversa dall’altra.

Pietro, era pescatore; un uomo molto concreto, un uomo  molto rude, una persona che è caratterizzata da atteggiamenti, diremmo oggi, di pancia, molto reattivo. “Signore, io ti seguirò dovunque tu vada, sarò sempre con te”! Gesù calma Pietro: “Tu mi rinnegherai!”.

Paolo, invece, è il personaggio che ha studiato, che conosce la Legge, i Profeti! Paolo è quello che, a partire dall’insegnamento di Gesù, elabora poi la dottrina l’insegnamento, il pensiero cristiano.

Due personaggi molto diversi che Gesù insieme impegna nell’edificazione della Chiesa. Quindi che significa questo?

Prima di tutto che noi, un po’ come si sta facendo anche in questi giorni, insieme dobbiamo camminare! E nella chiesa non ci non ci possono essere coloro che vanno per conto proprio! Che sono dei geni, coloro che risolvono tutto per tutti! Nella Chiesa si cammina insieme, ognuno con le proprie caratteristiche, ognuno con i propri doni che vengono condivisi, vengono composti e poi messi a servizio! Messi a servizio della causa del Vangelo, come dicevo, all’inizio, spendendo la nostra vita! Il martirio. è la caratteristica che deve accomunare tutte le nostre diversità! Il martirio, cioè il dono, l’offerta della nostra vita da spendere per gli altri a motivo del Vangelo, secondo quello che sta nel cuore di Dio, secondo quella che è la volontà di Dio. Ma qui siete tutti esperti, siete tutti professori, da questo punto di vista! Però, permettetemi soltanto di sottolineare un aspetto! Non dimenticatelo, non dimenticatelo mai!

Quando ci poniamo di fronte alla volontà di Dio per conoscerla, coglierla, per viverla concretamente nella vita, noi dobbiamo sempre avere chiara una distinzione! Nella volontà di Dio, secondo l’insegnamento, secondo la spiritualità della Chiesa, noi distinguiamo “una volontà in sé” e “una volontà per me”, “volontà in sé” e “volontà per me”.

La “volontà in sé” è la volontà di Dio, che è presente nella scrittura, nei comandamenti, nel Magistero della Chiesa; e questa volontà va accolta e non è possibile, per rimanere nella Chiesa in questo cammino da vivere tutti insieme, come Pietro e Paolo, non è possibile né aggiungere né togliere! E non c’è nessun genio nella Chiesa e nella storia della Chiesa che, per quanto intelligente, per quanto straordinario nella sua vita, per quanto magari riconosciuto, chissà per quali motivi o quali caratteristiche, possa aggiungere, togliere, modificare la volontà di Dio in sé. E questo non è un grosso problema. La volontà di Dio in sé è un dono!  Poi rivelato nella persona di Gesù, perché la volontà di Dio in sé ha un nome!  Gesù è il volto di Gesù!

La volontà di Dio per me è una volontà che va cercata, che va compresa per essere vissuta. E quello che Dio, come padre, ha in cuore per me, per il mio bene, sono tutte le cose belle, buone che Dio desidera per me e queste  c’è bisogno di  conoscerle, ma c’è bisogno di accoglierle! C’è bisogno poi di metterle in pratica! In che modo? La preghiera, la celebrazione dei sacramenti e camminare insieme.

Continuiamo questa celebrazione della messa. Ecco, affidiamoci all’intercessione dei Santi Pietro e Paolo, chiediamo loro che il nostro cuore possa sempre essere capace di accogliere la speranza come dono di Dio, la speranza che il piano di Dio, la sua volontà sempre infallibilmente si realizzino. Dio guida la storia! Non perdiamo mai questa fiducia anche nei momenti più difficili! Che ci aiuti l’intercessione di Pietro e Paolo a riconoscere la volontà di Dio in sé e soprattutto ad essere persone che spendono la loro vita concretamente,  come Pietro e Paolo, vivendo concretamente quella che è la volontà di Dio per me, per noi, in ogni giornata della nostra vita!

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trascrizione dal parlato