Dignità e libertà
La settimana di formazione e di fraternità che abbiamo vissuto, mi ha fatto riflettere e interrogare sulle tante fragilità della vita umana. Sintetizzo questa esperienza in due parole e cioè “dignità” e “libertà”. Nelle comunità che abbiamo visitato, gli ospiti incontrati non vengono considerati a partire dalla loro fragilità ma a partire dall’essere una persona e per questo motivo non si può essere etichettati e isolati. Queste riflessioni le porto con me nel mio essere un giorno, a Dio piacendo, presbitero perché mi pone in ascolto e attenzione nei confronti delle fragilità di tutti mostrando un volto di Chiesa che sia accogliente e soprattutto che rende liberi, la stessa libertà di cui ci fa eredi Dio mediante il nostro essere figli, amati e liberi.
Leonardo Gaudioso
sesto anno
“Ma voi, chi dite che io sia?”
L’esperienza di formazione e fraternità vissuta in questa settimana mi ha permesso di incontrare diverse persone fragili, verso cui ho imparato a maturare un atteggiamento di cura e prossimità.
“Ma voi, chi dite che io sia?”. In ciascuna delle persone incontrate ho potuto scorgere un tratto del volto che oggi Gesù assume.
L’augurio è di mettere a frutto nella quotidianità questo bel bagaglio esperienziale, che mi ha arricchito grazie all’incontro con volti, storie, persone diverse ma in realtà molto simili a me.
Michele Pio Castagnaro
quinto anno