TRANI. OSPITE AL POLO MUSEALE DIOCESANO FRANCESCO PAOLANTONI PER PRESENTARE LA MOSTRA: UN LUCA GIORDANO E TANTI FRANCESCO PAOLANTONI

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TRANI. OSPITE AL POLO MUSEALE DIOCESANO FRANCESCO PAOLANTONI PER PRESENTARE LA MOSTRA: UN LUCA GIORDANO E TANTI FRANCESCO PAOLANTONI

 

 

Nelle sale del Museo della Macchina per scrivere saranno esposte, dal 7 agosto al 19 settembre 2021 più di venti opere dell’artista Francesco Paolantoni, ai più noto soprattutto quale attore. Non si tratta di dipinti, neanche di sculture, neppure di mosaici, sono cubetti di diverso materiale (argilla e pelle, inizialmente anche pezzetti di pane) a raccontare persone, personaggi e luoghi cari all’artista.

 

C’è tanto di Napoli con il Vesuvio e il mare, con le sue icone quali San Gennaro e Totò, ma ci sono anche riferimenti alla condizione umana in generale, soprattutto il senso di solitudine alla ricerca di una possibile identità difficile da raggiungere.

 

Il titolo della mostra allude alla presenza, tra le opere di Paolantoni, di un capolavoro di Luca Giordano, la tela del San Girolamo (databile al settimo decennio del Seicento), più che a evidenziare un abisso, a stimolare una continuità anche se con linguaggi diversi.

L’opera di Luca Giordano di proprietà della Fondazione De Chiara De Maio, promotrice dell’evento con la Fondazione S.E.C.A. nel progetto S.e.c.a. per la Cultura.

Il Luca Giordano spiega il sottotitolo della mostra Donatello chez les fauves (Donatello tra le belve) che rimanda alla presenza, nella Parigi di inizio Novecento, di artisti di rottura con la classicità del passato, ricordati appunto come Fauves.

 

Accompagna la mostra il catalogo dello storico dell’arte Vincenzo De Luca “Il Cubettismo di Francesco Paolantoni. Risate a crepapelle e altri mosaici” edizioni Museo Civico Gaetano Filangieri, 2017.

De Luca così racconta l’arte di Paolantoni: Il primo livello di analisi delle opere di Francesco Paolantoni, la denotazione, è quello immediato: vaste campiture monocromatiche, riconoscibilità del soggetto e di ogni dettaglio, appiattimento dei volumi e delle profondità, essenzialità del disegno preparatorio. Eppure queste forme pure e semplificate, a un secondo livello di analisi, quello connotativo, aprono – piacevole sorpresa – a un significato ultimo dell’opera che è più complesso di quanto appare, a tratti amaro, da commedia all’italiana di Dino Risi o Mario Monicelli.

La presentazione si terrà sabato 7 agosto alle ore 19.00 presso il Polo Museale dove le opere sono esposte; interverranno alla presentazione Graziano Urbano (direttore del Polo Museale di Trani),

il professore Vincenzo De Luca, Diodato De Maio (presidente della Fondazione De Chiara De Maio) e l’attore e artista Francesco Paolantoni.