TRINITAPOLI. LA PARROCCHIA CRISTO LAVORATORE AL SERVIZIO DA SESSANTA ANNI

Fu istituita il 1 novembre 1961

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TRINITAPOLI. LA PARROCCHIA CRISTO LAVORATORE AL SERVIZIO DA SESSANTA ANNI

Sono passati sessanta anni dalla istituzione della Parrocchia Cristo Lavoratore in Trinitapoli, avvenuta il 1 novembre del 1961. Per l’occasione la comunità parrocchiale ha organizzato un programma di celebrazioni e iniziative per la riflessione, la preghiera, il rendimento di grazie, secondo il seguente programma:

Lunedì 1 novembre, solennità di Tutti i Santi
• Ore 18.30, Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, in occasione del 60° di Istituzione della Parrocchia

Sabato 6 novembre
• Ore 18.30, Celebrazione eucaristica presieduta da don Vito Mignozzi, Direttore dell’Ufficio catechistico di Castellaneta, docente di Ecclesiologia e preside della Facoltà Teologica Pugliese
• Ore 19.30, riflessione su “La parrocchia dopo/dalla pandemia?”

Sabato 13 novembre
• Ore 18.30, Celebrazione eucaristica presieduta da S. Em. il Cardinale Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
• Ore 19.30, riflessione: “Il volto bello della Chiesa: la santità”

Giovedì 25 novembre
• Ore 18.30, Intervento della prof.ssa Chiara Scardicchio, docente di pedagogia generale e sociale, Università di bari, con una riflessione su: “Educarsi alla prossimità oltre le parole ferite”

«Celebrare una ricorrenza così importante – evidenzia don Vito Sardaro, parroco di Cristo Lavoratore – riempie il cuore di gratitudine e di responsabilità.
La gratitudine al Signore della vita per quanti in questo luogo lo hanno incontrato e si sono incontrati per continuare ad attingere dalla Sua Grazia la forza missionaria di annunciare il Vangelo della Gioia nelle diverse circostanze della vita.
La responsabilità nell’accogliere ogni giorno l’invito di Gesù: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera” (Mc 11,17). Questo luogo, questa casa tra le case, continua e continui ad essere spazio dove poter attingere la Speranza del Cristo risorto e narrarla con la testimonianza della propria vita nelle case, per le strade del quartiere e per il mondo intero».