MCC – Laudato sì parole da mettere in pratica per trasformare l’oggi dell’uomo

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Nel 2015 Papa Francesco istituiva per la prima volta il primo settembre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato.

Attualmente la Giornata cade in un momento in cui la pandemia di coronavirus non accenna a fermarsi. In molti Paesi il lockdown ha fatto riscoprire il potere del Creato e allo stesso tempo il virus ha mostrato tutta la debolezza dei modelli economici vigenti, spesso indifferenti alla cura della Casa comune. Papa Francesco, nell’ultima catechesi dell’udienza generale (26 agosto 2020) dedicata alla pandemia, ha ribadito la necessità di ripensarsi come “amministratori dei beni, non padroni”: “Se ci prendiamo cura dei beni che il Creatore ci dona se mettiamo in comune ciò che possediamo in modo che a nessuno manchi, allora davvero potremo ispirare speranza per rigenerare un mondo più sano e più equo”.

Accanto a Papa Francesco, i Vescovi italiani nel Messaggio della 15ª giornata nazionale per la custodia della cura del creato scrivono: “È tempo di ripensare tanti aspetti della nostra vita assieme, dalla coscienza di ciò che più vale alla qualità delle relazioni sociali ed economiche”. “Troppo spesso – aggiungono – abbiamo pensato di essere padroni e abbiamo rovinato, distrutto, inquinato, quell’armonia di viventi in cui siamo inseriti, sostengono. Si tratta di quell'”eccesso antropologico di cui parla Francesco nella Laudato Si’”.

Pertanto, in questa circostanza particolare della 5ª giornata mondiale della cura del creato e della 15ª giornata nazionale per la custodia del creato, il Movimento diocesano dei Cursillos di Cristianità ha pensato di offrire un denso testo per riflettere sulla casa comune, grazie alla Laudato Si’, Enciclica pubblicata 5 anni fa.