Cinque anni fa veniva presentata l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia di papa Francesco, che raccoglie i lavori di due intense tornate sinodali sul tema dell’amore, della famiglia e del matrimonio. Per l’occasione è stato pubblicato da don Emanuele Tupputi, vicario giudiziale dell’Arcidiocesi di Trani Barletta e Bisceglie, un testo che è uno snello, intelligente e chiaro itinerario teologico/pastorale che chiede a tutti una conversione di mentalità ed un nuovo approccio pastorale verso di chi vive le situazioni di fragilità, di rottura relazionale coniugale e di ricostruzione di legami affettivi. Il pregio di questo lavoro di don Emanuele è che lui, giurista si è approcciato a queste problematiche con un cuore di pastore, unendo unisce la sensibilità giuridica e l’attenzione alla dimensione morale della persona. Il testo di don Emanuele rappresenta una ottima mappa per orientare alla meta l’itinerario che Papa Francesco ha tracciato in Amoris Laetitia, in particolare in quel capitolo 8 che agli occhi di alcuni naviganti continua essere una burrasca da evitare. A distanza di oltre 5 anni infatti, mi sembra – dichiara il diacono Paolo Tassinari nella prefazione – che piuttosto di rischiare un naufragio, tanti nella comunità cristiana preferiscano non sciogliere le vele, ma restare fermi al porto, nonostante l’invito del capitano della nave a salpare. Nonostante un testo frutto della penna di un Papa, che ha come risvegliato (in chi lo ha voluto capire) “la nostalgia del mare lontano e sconfinato” (A. de Saint Exupery). Non è questo però il caso del tragitto che don Emanuele propone, che già ad una prima lettura “odora di mare aperto”, cioè ti lascia una sensazione ariosa e fresca, segno di una navigazione intrapresa da tempo. L’importanza di questa pubblicazione risiede nel fatto che in essa si cerca di tradurre in atteggiamenti e in scelte pastorali concrete le tre azioni fondamentali indicate dal documento del papa: l’accompagnamento, il discernimento e l’integrazione ma senza ingabbiare i percorsi possibili dentro a strutture rigide che impediscono allo Spirito Santo di essere il vero protagonista del cammino di ogni credente.Estratto-Rallegratevi-con-me-Tupputi RECENSIONI“AL: una prassi pastorale per «erranti»”, di don Domenico Marrone “Favorire un processo ecclesiale”, di don Christian Medos
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