Messa Crismale

“La Chiesa mistero di comunione nasce dall’Eucaristia e si alimenta dell’Eucaristia”

Omelia della Messa Crismale

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Suggestiva allo sguardo e pregna di richiami alla fede la Messa Crismale, tenutasi questa mattina nella Cattedrale di Trani.  A presiederla era l’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri e, tra i concelebranti, il Cardinale Francesco Monterisi. Il sacro tempio era gremito di fedeli provenienti dai sette centri dell’Arcidiocesi (Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli); 140 i presbiteri presenti , con 25  diaconi, alcune decine di seminaristi, religiosi e religiosi. Si respirava un vero e proprio clima di unità tra 67 parrocchie, e tante altre realtà ecclesiale, raccolte attorno al proprio pastore nel giorno della istituzione dell’Eucaristia e della benedizione degli olii sacri
Mons. Pichierri ha parlato della Chiesa come ‘popolo di Dio nella duplice forma del sacerdozio ordinato e del sacerdozio dei fedeli; il primo costituito dal Vescovo, dai presbiteri, dai diaconi; il secondo costituito dai fedeli cristiani sposati, religiosi e religiose, associati in movimenti apostolici e singoli fedeli laici impegnati apostolicamente’. Si tratta di un popolo che nasce dall’Eucaristia e di essa si alimenta , bisognoso di crescere sempre più nella comunione ecclesiale al fine di adempiere sempre meglio alla missione di testimoni del Risorto.
‘Alla luce di questa identità ‘ ha proseguito l’Arcivescovo  vi annuncio la mia intenzione di indire il ‘Sinodo diocesano (‘).  Questa intenzione è maturata in me sotto l’azione dello Spirito Santo e col conforto degli organismi di comunione: il consiglio episcopale, il consiglio presbiterale, il consiglio pastorale diocesano. (‘) Il Sinodo, secondo il contesto liturgico eucaristico, possiamo dire, è la Messa celebrata dal Vescovo e da tutto il popolo di Dio nella pastorale quotidiana che raggiunge tutte le dimensioni della vita umana: la famiglia e l’affettività, la festa e il lavoro, la fragilità umana, la tradizione, il territorio. (‘).  È la grande convocazione che il Vescovo fa di tutta la diocesi, impegnando tutti i membri della Chiesa diocesana ad accogliere il Cristo sotto l’azione dello Spirito Santo, ‘perché vinta ogni divisione e discordia siano riuniti in un solo corpo’.
Nei prossimi giorni, tramite una lettera pastorale, Mons. Pichierri detterà le linee essenziali del Sinodo, in termine di valore e significato, dei tempi e dell’organizzazione. Ad esso annette grande importanza:  ‘L’esperienza del Sinodo è il massimo del mio servizio episcopale. Lo voglio vivere con voi con tutta la mia responsabilità e la vostra corresponsabilità di popolo di Dio, formato da ministri ordinati, dai religiosi e religiose, dalle famiglie cristiane, dai fedeli laici’.
Sarà indetto  nella prossima Festa della Chiesa diocesana, il 20 ottobre p.v., in apertura dell’Anno della Fede, già indetto dal Santo Padre Benedetto XVI con il motu proprio ‘Porta fidei’. Nel frattempo, come già vi ho detto, pubblicherò la lettera pastorale sul Sinodo diocesano e nominerò la Commissione preparatoria.  Nel Pellegrinaggio diocesano che faremo a Lourdes dal 14 al 21 giugno p.v. con gli ammalati, affiderò alla nostra Madre celeste il Sinodo che vivremo nei prossimi anni’.