MESSA CRISMALE

Siate sempre più uomini di Dio

Il il testo integrale dell'omelia dell'Arcivescovo

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MESSA CRISMALE NELLA CATTEDRALE DI TRANI.
L’ARCIVESCOVO DELINEA L’IDENTIKIT DEI MINISTRI SACRI
 
         Stracolma stamane la Cattedrale di Trani durante la Messa Crismale presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, con cui la chiesa diocesana è entrata nel vivo del triduo pasquale. Attorno all’Arcivescovo ‘ celebrante  anche S.E. Mons. Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica romana di San Paolo fuori le Mura ‘ è stata registrata la presenza di 125 sacerdoti, 20 diaconi, 40 seminaristi, religiose e tantissimi fedeli laici provenienti dai sette centri che compongono il territorio della circoscrizione ecclesiastica (Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli). Vera e propria espressione della comunione ecclesiale nel giorno in cui la Chiesa celebra l’istituzione dell’Eucaristica, la Messa Crismale per la comunità credente è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno liturgico. In essa vengono benedetti dal vescovo  gli santi: l’olio dei sacramenti per i catecumeni, gli infermi e del crisma.
         Nella sua omelia, Mons. Pichierri si è soffermato sulle note caratteristiche dei ministri sacri, in modo particolare dei presbiteri: ‘La nostra missione è intrinsecamente spirituale ‘ ha affermato l’Arcivescovo ‘ perché scaturisce dall’essere ‘mezzo’ per l’azione salvifica del Cristo. Il ruolo sociale del presbitero, pertanto, non può essere prevalente. Per cui, potremmo affermare: il prete non è né psicologo, né manager del sacro, ma mediatore di grazia salvante e santificante’. Richiamando le parole di Benedetto XVI, Mons. Pichierri ha così continuato: ‘c’è un grande bisogno di sacerdoti che parlino al mando e che presentino a Dio il mondo; uomini non soggetti ad effimere mode culturali, ma capaci di vivere autenticamente quella libertà che solo la certezza dell’appartenenza a Dio è in grado di donare’. E, rivolgendosi ai fedeli laici, ha affermato: ‘Vi esorto ad essere con noi ministri ordinati una sola cosa in Cristo, sommo ed unico sacerdote. Il vostro sacerdozio, pur distinguendosi dal nostro ‘non per grado, ma per essenza’m tende all’unica missione che dobbiamo esercitare nel mondo secondo il mandato del Signore Gesù: essere in Lui come tralci nella vite, per portare il frutto della salvezza universale’.