‘Carissimi, esortati da operatori pastorali, sacerdoti e laici, ad esprimermi con autorevolezza sul tema della magia e di altre forme che offendono la signoria unica di Dio secondo il primo comandamento del Decalogo, ho avvertito il dovere di scrivervi questa istruzione catechetica, attingendo dalla Bibbia e dal Catechismo della Chiesa Cattolica’: così si esprime mons. Giovan Battista Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, in apertura di un documento il cui titolo, emblematicamente, è lo stesso del primo comandamento: ‘Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio fuor di me’.
L’Istruzione, indirizzata al Popolo di Dio, della quale si vuole dare ampia e capillare diffusione, vuole essere strumento di chiarificazione dottrinale, catechetica e informativa in un contesto socio-religioso dove non è infrequente il ricorso a pratiche pseudo-religiose e dove il bisogno di certezza e rassicurazione induce non pochi a rivolgersi a maghi e simili.
Il documento, stampato a mò di brochure e curato graficamente, si compone di tre parti: 1) la legge della libertà, 2) il primo comandamento e il Vangelo, 3) forme deviate e devianti della vera fede alla luce del primo comandamento. Questa terza parte, in maniera schematica e chiara, offre una definizione di adorazione, superstizione, idolatria, divinazione, di cui è data un elenco delle forme: negromanzia o spiritismo, astrologia, cartomanzia, chiromanzia, interpretazione dei sogni, le vane osservanze, la magia ‘bianca’, la magia nera.
